CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2023

Alla Stazione Leopolda, location storica del Gallo Nero, in scena le Anteprime del Chianti Classico, novità e seminari sulle Uga, il Master Ais, l’Olio Dop,  i due neo eletti Ambassador della Docg

Un clima sereno, una scenografia impeccabile, quasi teatrale, illuminata da luci calde e soffuse,  da eleganti giochi di luce color porpora che come gocce di vino incorniciano l’aurea imponente del Gallo Nero che campeggia trionfale sul fondo del salone principale. 

Tutto è atto a concentrare l’attenzione sui protagonisti: i produttori, le cantine, le nuove etichette che sfilano sui banchi di assaggio.

Non si può fare a meno di descrivere un’atmosfera così ben equilibrata e intima se pensiamo che alla trentesima edizione hanno preso parte 206 aziende per un totale di 750 etichette, di cui 161 Chianti Classico Riserva e 136 Gran Selezione e i 34 campioni in anteprima della vendemmia 2022.

Insomma, il palcoscenico che tutti anelano per le grandi degustazioni.

Rimanendo sui numeri, come annunciato in conferenza stampa da Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio Chianti Classico, la “denominazione gode di un ottimo stato di salute”il fatturato nel 2022 ha registrato un + 17% sul 2021, in crescita il mercato estero, con un + 34% registrato negli Stati Uniti; in generale una crescita che si attesta intorno a un + 6% di bottiglie vendute rispetto alla media del triennio precedente.

Giovanni Manetti, Presidente Consorzio Chianti Classico

Il valore della denominazione è in auge grazie anche alle importanti novità introdotte nel disciplinare di produzione a proposito delle Uga (Unità Geografiche Aggiuntive) e ufficializzate durate la Collection: per adesso entra solo in etichetta del Chianti Classico Gran Selezione e la composizione varietale con il Sangiovese passa al 90% , il restante 10% è costituito soltanto da vitigni autoctoni.

Cosa significa apporre in etichetta la menzione UGA? Si tratta di una delimitazione più precisa dell’area di produzione che porterà ad indicare il nome del Comune o della frazione, un valore aggiunto all’identità territoriale o meglio all’areale di produzione. 

Oggi le Uga individuate sono 11: per il versante fiorentino sono “San Casciano”, “Montefioralle”, “Panzano”, “San Donato in Poggio”, “Greve” e “Lamole”, per il senese sono “Castellina”, “Vagliagli”, “Radda”, “Gaiole” e “Castelnuono Berardenga”.

Una mappatura che ha alle spalle lunghi studi e ricerche ad opera di Alessandro Masnaghetti, più conosciuto con l’appellativo di Map Man. 

Alessandro ha tenuto una serie di seminari , ben 11 su ciascuna delle Unità Geografiche Aggiuntive per raccontare il progetto e spiegare il motivo di un ulteriore frazionamento oltre che all’ individuazione di particolari particelle di vigneti che ci riportano alla mente il concetto di terroir, o meglio, l’ancor più specifico concetto di clos .

La Leopolda è stata anche palcoscenico di un’ambita competizione, il Master Chianti Classico, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier; sul podio quest’anno Fabio Ceccarelli sommelier della delegazione Ais  Firenze.

Ha superato una serie di prove e di argomenti specifici che prevedevano la conoscenza della storia, la cultura della vite e le vinificazioni del Chianti Classico, i suoi vitigni di riferimento, il terreno, il clima, la legislazione, le zone e non ultima, una prova di conoscenza dei produttori relativi territori e vini insieme ad un’analisi organolettica con abbinamento cibo-vino. Complimenti!

Ma veniamo ad un’altra eccellenza del Gallo Nero, l’Olio DOP Chianti Classico. Il direttore Roberto Rappuoli annuncia la novità del disciplinare: oltre a Leccino, Frantoio, Correggiolo e Moraiolo, si inserisce una quinta cultivar , “il leccio del Corno“, specie rinvenuto presso un’azienda del nel comune di San Casciano.   

Roberto Rappuoli, Direttore Consorzio olio extravergine di oliva Chianti Classico DOP 

Il sipario si chiude, ma per chi volesse saperne di più, vi lasciamo agli approfondimenti di Cristiano Cini sulle Anteprime di Toscana che trovate sul canale @winetvgroup.

Condividi su:

Ultimi articoli