I vini affinati nei fondali marini: un’intrigante pratica enologica a Tenute Martarosa nel Molise.

Essere o non essere recitava Amleto e un meme sul Molise spopola sul web dichiarando che il “Molise non esiste”! Il Molise ESISTE eccome!

a cura di Titti Dell’Erba

Parlando di patrimonio vitivinicolo, negli ultimi anni, i vini del Molise sono interpreti di una rotta di
conquista di una propria identità, svincolandosi dall’Abruzzo a cui è stato unito
amministrativamente fino al 1963, con la denominazione “Abruzzo e Molise”.

Il suo Terroir unico dato dalla combinazione di montagne e mare conferisce ai suoi vini un carattere distintivo. Le colline e le montagne che circondano la regione regalano un terreno ideale per la viticoltura, con suoli vari che contribuiscono alla complessità dei vini. D’altra parte, l’influenza del mare Adriatico tempera il clima, dando origine a condizioni favorevoli per la coltivazione delle uve e contribuendo alla freschezza e all’equilibrio dei vini.
Il Molise è una regione segreta dal fascino incantevole e unico.

In questo scenario si colloca a Campomarino Tenute Martarosa, dei fratelli Michele e Pierluigi Travaglini, terra fertile in cui il nonno nel lontano 1938 scelse di trasferirsi dall’Abruzzo. Tenute Martarosa incarna una singolare fusione di tradizione e innovazione e, se pur mantenendo metodi di vinificazione tradizionali, non mancano, tuttavia sperimentazioni e innovazioni nel processo di produzione.
Tenute Martarosa rappresenta un’autentica eccellenza da scoprire, i loro vini catturano l’essenza della regione in ogni sorso; dal vitigno autoctono per eccellenza, il Tintilia sino al Moscato, alla Malvasia, al Fiano, al Trebbiano e al Montepulciano.

Nel mese di settembre, il team di WINE.TV GROUP capitanato da Cristiano Cini e Simona Bizzarri e in presenza dei collaboratori Stefano Franzoni, Stefania Raspa, Titti Dell’Erba e Carmine Galasso, è stato invitato in cantina dai fratelli Travaglini per la presentazione di un progetto visionario nel mondo della sperimentazione e della ricerca in campo enologico: testare l’ultima frontiera dell’affinamento del vino, quello subacqueo i cosiddetti underwater wine. Alla presenza delle istituzioni locali e regionali e giornalisti anche l’enologo Alessio Bandinelli coordinatore tecnico Jamin srl., la prima azienda nata e specializzata nei servizi per il cantinamento subacqueo dei vini con metodo certificato, oggi riconosciuta a livello mondiale.

Tenute Martarosa si è lanciata in questo progetto innovativo con il loro Moscato del Molise DOP, un vino secco dai profumi e sapori intriganti nella versione di affinamento tradizionale in acciaio come uva spina, erbe aromatiche timo e salvia e poi frutta a bacca bianca.

Siete curiosi di conoscere caratteristiche e percezioni nella versione di affinamento nei fondali marini? Prima andiamo a scoprire nel mondo del vino questo innovativo e distintivo.

Nel mondo del vino, l’affinamento è un processo fondamentale per sviluppare i profumi e i sapori peculiari di una bottiglia. Mentre la cantina tradizionale è li luogo più comune per invecchiare il vino, alcune aziende vinicole hanno abbracciato un approccio unico: l’affinamento dei loro vini nei fondali
marini. Questa pratica, che può sembrare insolita, ha catturato l’immaginazione degli amanti del vino e degli esperti enologici di tutto il mondo. L’affinamento dei vini nei fondali marini è un processo che comporta l’immersione delle bottiglie in contenitori speciali o gabbie subacquee posizionate in mare. Questi contenitori possono variare in dimensioni e materiali, ma la premessa di base è la stessa:
l’acqua di mare agisce come ambiente di affinamento unico per il vino. I contenitori s o n o generalmente posizionati a una profondità adeguata per garantire condizioni di temperatura e pressione costanti, ottimali per l’invecchiamento del vino.

Perchè affinare in mare?

Ci sono diversi motivi per cui Tenuta Martarosa ha deciso di sperimentare l’affinamento subacqueo: l’ambiente marino offre condizioni uniformi, con temperature stabili e minime fluttuazioni. Questo può essere particolarmente vantaggioso per i vini rossi, poiché l’invecchiamento lento e costante permette loro di sviluppare complessità e carattere.
La pressione dell’acqua marina può accelerare l’interazione tra il vino e il sughero, contribuendo a una
migliore tenuta del tappo e alla conservazione del vino.
L’ambiente subacqueo contiene meno ossigeno rispetto all’aria, li che può ridurre l’ossidazione del vino e preservare la sua freschezza. L’acqua marina in movimento costante può aiutare a mantenere il
vino in movimento, promuovendo una maggiore interazione tra il liquido e il contenitore, contribuendo all’armonizzazione del vino. Il primo studio fotografa gli effetti sulla composizione chimica e le
caratteristiche sensoriali dei vini di immersione considerate ideali per una corretta conservazione e
maturazione del vino come abbiamo potuto notare. Oltre a questo aspetto, la promozione di una immagine innovativa ma anche più sostenibile del prodotto, ottenuto con limitati apporti esterni di
energia sfruttando un ambiente naturalmente adatto, e la possibilità di utilizzare spazi al dì fuori della
cantina, hanno reso più interessante questa tecnica di affinamento.

Ed ecco che Tenute Marterosa si è tuffata a produrre il primo moscato al mondo affinato in mare. È il
Moscato underwater che proviene dal vitigno coltivato a circa quattro miglia dalla riva di Campomarino e che, dopo la lavorazione, viene immerso nelle acque di Portofino per diversi mesi di affinamento subacqueo (6 – 8) a 50 metri di profondità. Il vino prescelto, le cui bottiglie sono accuratamente sigillate con tappi particolari rivestiti da una speciale miscela di
ceralacca, è in grado di sviluppare una complessità di aromi e sapori generati da fattori difficilmente riproducibili sulla terraferma.

Dopo questa permanenza in mare le bottiglie saranno commercializzate a partire dalla primavera 2024.
Il vigneto è il risultato di un progetto nuovo, che intende sfatare il luogo comune secondo cui dal Moscato si ottiene un vino dolce, invece, è nella sua interpretazione secca che questo vino davvero stupisce, perché custodisce gli stessi profumi ma al palato rivela carattere e freschezza. Il Moscato Under Water annata 2021 è un vino dalle nuance saline e iodate, freschezza ed eleganza completano il quadro
aromatico che ammalia e intriga. Perfetto con sushi, tartare, ostriche.


In Italia, la prima cantina capofila ad aver ottenuto notevole successo con l’affinamento subaqueo è stata la cantina Bisson nel lontano 2009 immergendo il suo Metodo Classico nelle profondità del Mar Ligure, ottenendo uno spumante con caratteristiche uniche. Anche in altre parti del mondo, come in Francia, Spagna e California, alcune aziende vinicole hanno sperimentato con successo questa pratica.
L’affinamento dei vini nei fondali marini è un’interessante pratica enologica che sta suscitando
l’interesse e la curiosità del mondo del vino. Sebbene non sia una pratica comune, sta dimostrando di poter produrre vini con caratteristiche uniche e intriganti.
La pratica continua ad evolversi e questa nuova scoperta rende vini unici nel corso del tempo.

Il Moscato Under water annata 2021 un vino assolutamente da provare
per vivere emozioni liquide indimenticabili.

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